DOVE STA L’EQUITA’?

In attesa del vertice europeo del 9 dicembre si valutano gli effetti del cosiddetto decreto “Salva-Italia”. Erano stati annunciati sacrifici equi, ma i dati indicano l’esatto contrario. La manovra finanziaria del governo Monti si caratterizza in misura rilevante per una tipologia di interventi che colpiscono i contribuenti in termini pressoché indifferenziati, e quindi in proporzione ricadono soprattutto sulle fasce di reddito più basse. Una semplice simulazione della CGIA di Mestre effettuata su IVA, addizionale IRPEF, IMU e benzina, segnala che una famiglia con trentamila euro di reddito annui dovrà pagare quasi 500 euro di tasse in più. In proporzione al reddito, una famiglia che guadagna cinquantamila euro pagherà il 15% in meno, e addirittura una famiglia che ne guadagna centocinquantamila pagherà il 60% in meno. Dove sta l’equità? Ed inoltre, in che misura la manovra sta incidendo sui famigerati spreads? Emiliano Brancaccio (Università del Sannio) intervistato da Alessandro Marenzi.


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