LA TOBIN TAX E’ UN PANNICELLO CALDO?

Sarkozy insiste sulla introduzione di una imposta europea sulle transazioni finanziarie, Merkel e Monti approvano. Ma si tratta di un contributo effettivo alla soluzione della crisi? E in che termini la misura cui si discute oggi somiglia alle proposte avanzate da Keynes negli anni Trenta e da Tobin negli anni Settanta? In realtà Keynes e Tobin criticavano la centralità sistemica assunta dai mercati finanziari e puntavano in questo senso a ridurre le loro dimensioni complessive. Essi quindi proponevano un’imposta sufficientemente elevata, tale cioè da scoraggiare gli scambi finanziari e valutari a breve termine. La possibilità di ricavare gettito fiscale da questo tipo di imposta rappresentava un obiettivo del tutto secondario. Una imposta sulle transazioni finanziarie potrebbe dunque contribuire a un credibile programma per uscire dalla crisi soltanto se venissero recuperati i propositi originari dei suoi ideatori. Altrimenti rischia di esser travisata, e di diventare solo un “pannicello caldo”. Ne discutono Leonardo Becchetti (Università Roma Tre), Emiliano Brancaccio (Università del Sannio), Luca Fantacci (Università Bocconi), Loretta Napoleoni (economista e saggista). Conduce Maurizio Torrealta


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