DIETRO LA FUSIONE FIAT-CHRYSLER

TG1-TV Sette del 10 gennaio 2014. Marchionne avanza ulteriormente verso la fusione tra Fiat e Chrysler in un tripudio di consensi. Pochi si soffermano su un obiettivo di fondo dell’operazione: spostare la linea strategica dei vertici Fiat sempre più lontano dal territorio nazionale d’origine, rendendo la società sempre meno dipendente dalla produzione e dal mercato italiani. Nonostante il deterioramento delle condizioni contrattuali dei lavoratori, il grado di utilizzo degli impianti nazionali è relativamente basso e le reali prospettive occupazionali e produttive nel nostro paese restano assolutamente incerte. In un clima di liberoscambismo acritico, lo spostamento all’estero della testa pensante della principale azienda manifatturiera italiana si sta verificando senza colpo ferire. Igor Staglianò intervista Emiliano Brancaccio (Università del Sannio).