GIOVANI EMIGRANTI DI CLASSE

TG3 Fuori TG, 27 febbraio 2014. L’Unione europea dà avvio allo “European Youth guarantee”, un sistema di incentivi all’occupazione che dovrebbe facilitare la mobilità del lavoro e rendere più efficienti i servizi per l’impiego. Le risorse investite nell’operazione risultano tuttavia modeste e non appaiono assolutamente in grado di mitigare gli effetti delle politiche europee di austerity, che stanno alimentando la crisi occupazionale dei paesi periferici dell’Unione. In cinque anni questi paesi hanno perso sei milioni di posti di lavoro. La conseguenza è un’accelerazione dei processi migratori dalle aree povere a quelle relativamente ricche del continente, che coinvolgono soprattutto i giovani laureati più competitivi. Ma la sola migrazione, in quanto tale, non può costituire una panacea: la crescita dell’occupazione che pure si è registrata in Germania e nelle altre aree più ricche è molto inferiore alla distruzione di posti di lavoro delle zone periferiche dell’Unione. Inoltre, man mano che l’emigrazione coinvolge giovani qualificati, il dualismo tra aree deboli e aree forti del continente non fa che accentuarsi. Ne discutono Sergio Nava (Il Sole 24 Ore) ed Emiliano Brancaccio (Università del Sannio). Conduce Maria Rosaria De Medici.