CONTRO GLI SPRECHI? CENTRALIZZARE

Virus – Rai Due, 14 marzo 2014. Renzi intende coprire la riduzione dell’Irpef con una riduzione degli sprechi che si annidano nella spesa pubblica. Ma una seria modernizzazione della macchina amministrativa richiede tempo, specialmente se fondata sulla lotta ai privilegi di quei soggetti privati che ingiustificatamente succhiano risorse allo Stato. Per esempio, Gustavo Piga ha più volte segnalato uno studio di Bandiera, Praet e Valletti (American Economic Review 2009). Da esso si evince che se le Pubbliche Amministrazioni comprassero i beni intermedi allo stesso prezzo su tutto il territorio nazionale, si potrebbero risparmiare 30 miliardi di euro all’anno. Uno dei problemi è che per rendere uniformi i prezzi bisogna rendere uniformi anche i tempi di pagamento, il che richiede una centralizzazione delle procedure di erogazione. Una riforma del genere si può realizzare solo con una revisione critica del processo federalista di questi anni, e non si compie dall’oggi al domani. Per questo e per altri motivi sembra dunque evidente che il fatidico limite del deficit pubblico al 3% del Pil non potrà essere rispettato. Siamo pertanto alla vigilia di una contesa con l’Europa? O si tratta dell’ennesimo bluff? Nicola Porro intervista Emiliano Brancaccio (Università del Sannio).