PERCHE’ IL GOVERNO SBAGLIA LE PREVISIONI?

Radio Popolare, 21 ottobre 2014. Come ha riconosciuto persino il FMI, dietro gli errori di previsione sul Pil delle istituzioni internazionali e dei governi sussiste un problema di fondo, che attiene alle premesse e alla struttura logica dei modelli macroeconomici adottati. L’appendice metodologica del Documento programmatico 2015 segnala che il governo italiano adotta tre modelli di previsione: ITEM, IGEM e QUEST III. Sia pure con significative differenze tra loro, questi modelli presentano rilevanti criticità riguardo al concetto di “equilibrio” e alle sue implicazioni sul nesso tra domanda aggregata e Pil. Una delle conseguenze è che gli effetti depressivi delle politiche di austerity vengono sottovalutati. Ciò contribuisce ad accrescere il divario tra previsioni e dati di consuntivo, che tra il 2008 e il 2013 ha superato i due punti percentuali. Intervista all’economista Emiliano Brancaccio, dell’Università del Sannio.