Leggere “Il capitale finanziario”

di Emiliano Brancaccio e Luigi Cavallaro

Introduzione a Rudolf Hilferding, Il capitale finanziario, Mimesis edizioni 2011 (orig. 1910).

 

[…] gli odierni nipoti del movimento operaio novecentesco appaiono ispirati da un ancor più dubbio «idealismo globalista», che li induce a glorificare la potenza «reticolare» del capitale centralizzato e a bearsi della sua capacità di demolire gli argini del potere statale. Non è un caso che i riferimenti di Hilferding alla presa statale del potere siano aborriti e che la stessa idea del giovane Marx della centralizzazione mondiale quale miccia per la rivoluzione appaia dimenticata. Potremmo in un certo senso definirla un’apologia della «centralizzazione per la centralizzazione», che confonde l’antico internazionalismo dei lavoratori con la progressiva internazionalizzazione dei capitali: vale a dire, curiosamente, con uno dei fattori che hanno maggiormente contribuito a indebolire il lavoro e le sue rappresentanze sociali […]

 

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