LA “LETTERA” CADUTA NEL VUOTO

Riccardo Iacona a Presa diretta del 16 settembre 2013 ricorda che Emiliano Brancaccio fu tra i promotori della “Lettera degli economisti” del giugno 2010. Sottoscritta da trecento esponenti italiani ed esteri della comunità accademica, il documento allertava i governi europei: le politiche di austerity non ridurranno il debito, aggraveranno la crisi e prima o poi costringeranno i paesi dell’Unione maggiormente in difficoltà ad abbandonare l’euro. La “Lettera” cadde nel vuoto, eppure si sta rivelando ogni giorno più profetica. Ciò nonostante, le autorità europee proseguono lungo la via delle restrizioni di bilanci e dei tagli ai diritti sociali. Ignoranza? Non solo. La verità è che l’austerity è anche uno strumento di quella lotta di classe che, come ha riconosciuto il magnate Warren Buffett, è ancora pienamente in corso. Lisa Iotti intervista Emiliano Brancaccio.