PROPAGAZIONE VERSUS RECESSIONE?

RAI Radio Uno – ERESIE, 28 febbraio 2020. Sull’impatto economico del coronavirus non è vero che gli economisti e le istituzioni non sono ancora in grado di valutare. Per esempio, un paper pubblicato dalla Commissione europea stima che una pandemia con caratteristiche non troppo lontane dal Covid-19 possa determinare una caduta della produzione tra l’uno e mezzo e il due e mezzo percento in un anno (“The macroeconomic effects of a pandemic in Europe”. European Commission). Il modello di previsione è quello standard dell’Ecofin e può essere criticato sotto molti aspetti, ma questo studio condivide con tutti gli altri una tesi corretta: quanto più le autorità cercano di abbattere il tasso di propagazione del virus a colpi di quarantene, serrate dei negozi, chiusure delle scuole e blocchi stradali, tanto più allora si interrompono i circuiti della produzione e della spesa e si alimentano i moltiplicatori della recessione. Una soluzione per questo dilemma amletico per fortuna esiste: un massiccio piano di investimenti pubblici. Ma in Europa a quanto pare non l’hanno ancora compreso. Il commento dell’economista Emiliano Brancaccio dell’Università del Sannio.