IL RENTIER CAMBIA PELLE MA NON SI ESTINGUE

RAI radio uno – eresie – 9 aprile 2021 – Nell’epoca pandemica dei tassi d’interesse a zero e di uno smart working che nei centri metropolitani fa crollare gli affitti degli immobili, si torna a parlare della celebre premonizione di Keynes: l’eutanasia del rentier, ovvero l’estinzione della classe dei “vampiri” che vive di rendita. Tuttavia, distinguere tra profitto capitalistico e rendita parassitaria non è semplice come sembra, anche perché il capitalismo moderno cerca sempre di trasformare il profitto in una rendita, spostando le ricchezze verso nuove occasioni di guadagno “parassitario”. Quando i tassi e gli affitti sono bassi si passa alle bolle speculative, poi alle scarsità artificiali create da posizioni di monopolio, e così via. Chi dunque spera nella predizione keynesiana di una eutanasia del rentier rischia di rimanere deluso. Il rentier al limite cambia pelle ma non si estingue, almeno finché non si estingue il capitalismo. Come ogni venerdì su Radio uno, il commento dell’economista Emiliano Brancaccio dell’Università del Sannio.