Corriere della Sera – Mezzogiorno Economia, 28 gennaio 2019
Intervista di Emanuele Imperiali
Quello appena varato non è un vero e proprio reddito di cittadinanza e non ci si può attendere molto da esso in termini di sviluppo. E’ questo il parere di Emiliano Brancaccio, docente di Politica economica presso l’Università del Sannio, autore di un libro di prossima uscita per il Saggiatore, dal titolo “Il discorso del potere. Il premio Nobel per l’Economia tra scienza, ideologia e politica”.
Professore, cosa non la convince di questa formulazione del Reddito di Cittadinanza?
Innanzitutto il nome. Potrà piacerci o meno ma nelle sue varie accezioni, sia liberali che radicali, il reddito di cittadinanza è sempre stato inteso come un’erogazione incondizionata, finalizzata a garantire a tutti un livello base di risorse e sganciata dal problema del ricollocamento al lavoro. La legge che è stata approvata istituisce un dispositivo diverso: qualcosa di simile a un sussidio di disoccupazione sottoposto alle restrizioni tipiche dei regimi di workfare, che si spera poi di trasformare in un ennesimo incentivo a favore delle imprese che assumeranno.
19 dicembre 2018, Fondazione Feltrinelli – There is (no) alternative: pensare un’alternativa. Dibattito con Olivier Blanchard (Peterson Institute, già capo economista del Fondo Monetario Internazionale) ed Emiliano Brancaccio (Università del Sannio, autore del manuale “Anti-Blanchard”). Modera: Pietro Raitano (Altraeconomia).
Il Mattino, 9 dicembre 2018
Fare entrare le grandi criptovalute nei circuiti finanziari delle amministrazioni pubbliche è un azzardo. L’opinione del’economista Emiliano Brancaccio.
Intervista di Sergio Governale
“Fare entrare i bitcoin nei circuiti finanziari delle amministrazioni pubbliche può rivelarsi un errore”. L’economista Emiliano Brancaccio dell’Università del Sannio, esperto in tema di sviluppo e crisi dei regimi monetari internazionali, continua a mostrarsi scettico sull’apertura del Comune di Napoli alle cosiddette criptovalute. Lo raggiungiamo telefonicamente a Milano dove il prossimo 19 dicembre, presso la Fondazione Feltrinelli, si confronterà con l’ex capo economista del Fondo Monetario Internazionale Olivier Blanchard, in un dibattito sulle politiche necessarie per fronteggiare la disoccupazione e le disuguaglianze.
Professor Brancaccio, a Milano lei discuterà con l’ex capo del FMI delle possibili “rivoluzioni” della politica economica del futuro, in Europa e nel mondo. In termini più circoscritti, potremmo dire che anche la scelta del sindaco De Magistris, di introdurre il bitcoin nei pagamenti del Comune di Napoli, può essere considerata una piccola “rivoluzione” della politica economica locale?
l’Express, 16/10/2018
Interview par Laurent Martinet
Augmentation des retraites, revenu de citoyenneté, baisses d’impôts… L’avant-projet de budget des populistes italiens pour 2019, qui sera étudié par la Commission européenne cette semaine, prévoit un déficit public de 2,4% du PIB alors que le gouvernement précédent visait l’objectif plus vertueux de 0,8%. Les dépenses dérapent, tandis que la dette publique culmine à 132% du PIB. “Un budget qui augmente la dette, c’est un budget qui n’est pas bon pour le peuple”, accuse le commissaire européen à l’économie Pierre Moscovici. “La loi de finances ne changera pas (…) car c’est un budget qui aide le pays”, rétorque le vice-Premier ministre Matteo Salvini.
L’Express a réuni deux économistes italiens et leur a demandé sur quoi pouvait déboucher le bras de fer sur le budget de l’Italie. L’un, Francesco Daveri, professeur à l’université Bocconi de Milan, est un fervent défenseur de l’Union européenne. L’autre, Emiliano Brancaccio, professeur à l’université du Sannio, en Campanie, est un héritier de Marx très critique sur le fonctionnement de la zone euro. Opposition garantie!
l’Espresso, 7 ottobre 2018
Credo che la cosiddetta sinistra abbia smesso di comprendere il capitalismo da quando si è lanciata in una frettolosa abiura di Marx. Un errore su cui tuttora persevera e che altri invece non commettono. Tra gli estimatori di Marx troviamo oggi, paradossalmente, le testate della grande finanza internazionale: dal Financial Times, secondo cui «Marx è più rilevante che mai», all’Economist, che si avventura a esortare «governanti di tutto il mondo: leggete Marx!».
19 dicembre 2018 h 18,30 – Viale Pasubio 5, Milano
presso la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli
– Olivier Blanchard
(Peterson Institute ed ex capo economista FMI)
– Emiliano Brancaccio
(Università degli studi del Sannio)
Link all’iniziativa della Fondazione Feltrinelli
Il Mattino, 21 settembre 2018
La parola all’economista Emiliano Brancaccio sull’iniziativa del Comune di Napoli per l’adozione di una criptovaluta nelle transazioni locali.
Intervista di Sergio Governale